Il quadro europeo
I principali trend nel mercato europeo dell’Energia, per i prossimi anni, riguardano lo scenario competitivo, l’ambiente e la sicurezza delle forniture.
Tra i più importanti vi sono certamente: una domanda prevedibilmente stabile fino al 2030, a causa della lenta crescita economica e della maggiore efficienza nell’utilizzo dell’energia; una maggiore certezza nella disponibilità di gas dovuta all’apertura di fonti alternative di approvvigionamento come, per esempio, il South Stream e il Shale gas, rispetto ai più geo politicamente instabili giacimenti di Medio Oriente, Nord Africa e Ucraina; il graduale disimpegno dall’energia nucleare; una politica ambientale più severa, che prevede entro il 2030 una forte riduzione dei gas serra (almeno il 40% in meno rispetto ai livelli del 1992, la produzione di almeno il 27% dell’energia derivante da fonti rinnovabili, un incremento di almeno il 30% dell’efficienza energetica); i nuovi accordi sul clima fissati dalla conferenza globale di Parigi 2015 sul clima (COP21), che punta a mantenere la crescita del livello di riscaldamento globale sotto i 2° C; le norme e direttive europee che regolamentano sempre più il mercato dell’energia europeo e nazionale, assimilando in qualche misura le aziende energetiche agli istituti finanziari (REMIT, MIFID II, EMIR).
In questo quadro complessivo del mercato europeo dell’energia, le aziende affrontano sfide molto impegnative, per continuare a competere e ottenere livelli di redditività adeguati.
Il mercato italiano
Il mercato Italiano dell’Energia ha interessanti peculiarità che vale la pena analizzare separatamente:
- Presenza di overcapacity, ovvero un’offerta di energia da fonti tradizionali ormai decisamente superiore alla domanda, dovuta alla crisi economica degli ultimi anni che ha generato evidenti problemi di redditività e ha costretto le aziende a ridurre i costi, anche cercando aggregazioni all’interno del settore.
- Progressiva liberalizzazione del mercato, che ha aumentato la competizione e causato la perdita di rendite di posizione delle società che avevano sempre distribuito l’energia sul mercato tutelato. Dal 2018 si passerà definitivamente al mercato libero: di conseguenza, le aziende di distribuzione dovranno affrontare la sfida della competizione.
- Necessità di sottoporsi alle gare, per assicurarsi la distribuzione dei servizi pubblici sia per il gas sia per i servizi di raccolta / igiene / suolo.
- Evoluzione tecnologica, che porterà le aziende di energia a dover gestire una grande mole di dati raccolti grazie ai nuovi contatori (smart meter).
- La gestione e lo sfruttamento di questi dati, per estrarne maggiore valore competitivo.
- Smart grid, per rendere intelligente la rete elettrica nazionale.
- Continua evoluzione in tema di efficienza energetica.
- Crescente regolamentazione del settore energetico, al quale sempre più frequentemente vengono applicate norme e regolamenti del settore finanziario come, per esempio, l’abuso di mercato, la direttiva MIFID II, ecc. Per gestire la conformità a tutte le norme e regolamenti, le aziende energetiche necessitano di un maggior numero di risorse, di tempo e di competenze specifiche.
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